Run for IOV: Maratona di New York

LE 12 GUERRIERE IN ROSA ALLA CONQUISTA DI NEW YORK!

E’ passato ormai un anno da quando lo IOV e Ryla onlus si sono lanciati in questa avventura tutta al femminile che porterà 12 ex pazienti a correre la più famosa gara podistica del mondo: la Maratona di New York. Susanna, 31 anni, Martina, 39 anni, Paola, 63 anni, Ornella, 53 anni, Monica, 34 anni, Alessandra, 35 anni, Sabrina, 44 anni, Patrizia, 44 anni, Alberta, 50 anni, Daniela, 50 anni, Caroline, 49 anni, Donatella, 54 anni: sono loro le magiche 12 . Nessuna di loro è una sportiva professionista, né ha pregresse esperienze di maratone, ma sono tutte donne straordinarie e “comuni” che, con la stessa tenacia con cui hanno combattuto il tumore al seno, hanno deciso di portare a New York il nome dello IOV, affrontando un percorso di allenamento lungo un anno, che ha previsto la partecipazione a gare non competitive in tutto il territorio regionale, in vista del grande traguardo del 6 novembre 2016.

Sostieni il progetto Run For Iov

I fondi raccolti saranno utilizzati per la ricerca contro il tumore al seno.

E’ possibile sostenere il progetto attraverso il sito http://www.retedeldono.it/it/runforiov

Insieme a loro correranno 4 dottoresse dell’Istituto, per simboleggiare la vicinanza dello IOV non solo nel percorso di guarigione, ma anche in tutte le sfide a venire: Tania Saibene e Silvia Michieletto, entrambe chirurghe oncologhe dell’UO di Senologia, Stefania Zovato, endocrinologa responsabile dell’UO Tumori ereditari, e Samantha Serpentini, psiconcologa della Breast Unit. Il coinvolgimento dello staff medico è stato fortemente voluto da Sandra Callegarin, promotrice del progetto, la quale, a seguito alla sua personale esperienza con il cancro e ai benefici ottenuti con la corsa nel fronteggiamento della malattia, fonda Ryla Onlus (Run Your Life Again). Sensibilizzazione, prevenzione e diagnosi precoce: da sempre lo IOV si batte per questi temi e le runners sono la prova vivente del fatto che la diagnosi di malattia non è una condanna.

Le Nostre Runners

Le parole pronunciate dalle nostre runners mostrano che, dopo un tumore al seno, si può tornare a “correre la propria vita” e addirittura correre la più ambita maratona del mondo.